Friday, April 3, 2009

Cecenia



Neppure questo è il luogo.
I superstiti con le loro famiglie.

I quadri ammucchiati, le pareti vuote.

Ancora l'odore di vernice.

Sei ancora lì, stai per partire.
Crateri rugginosi.

Schegge, spire di preistoria.

Luci che disgregano un futuro invecchiato.
Siamo vicini al prato, al nido di vespe.

Siamo lungo una qualsiasi strada

della grande isola.
Siamo nel riposo della nuova

possibile nascita. Sotto le nostre luci.

Distesi e piegati nell'ora

della nascita-morte.

Sotto il pallido imperio degli orologi.


Distinguo rumori e suoni.

Dormo e penso.

Sono un corpo senza corpo.

Un colore incolore.

Sospinto fuori, furioso.
Alfonso Berardinelli da Lezione all'aperto